Teatro

Alessandro Preziosi a Pescara per i bimbi di Adricesta

Alessandro Preziosi a Pescara per i bimbi di Adricesta

Il testimonial della associazione pescarese ha scelto il capoluogo adriatico per debuttare con il suo nuovo spettacolo. Da oggi iniziano le prove a "porte aperte". Ecco la testimonianza dell'attore che spiega il suo impegno nel sociale.

«Ho sempre pensato al teatro come uno strumento dalla grossa valenza sociale. Mai come in questo periodo sono contento di aver dato alla mia professione di attore il valore aggiunto dell'importante messaggio dell'associazione Adricesta».
Tra applausi, sorrisi, sguardi fissi e sognanti di ammiratrici che non si fanno sfuggire una occasione, Alessandro Preziosi ha salutato in conferenza stampa, questa mattina, la città di Pescara, tornando nuovamente per due grosse ragioni.

La prima ragione è che il suo nuovo spettacolo "Datemi tre caravelle”, musical ispirato alla vicenda di Cristoforo Colombo, debutterà proprio nel capoluogo adriatico venerdì 10 marzo 2006. Mentre questo pomeriggio inizieranno ufficialmente le prove dello spettacolo all'interno del cinema teatro Circus.
Dunque, una prima teatrale che darà prestigio al mondo della cultura locale, che tenta di giocarsi tutte le carte per il rilancio del settore.
La seconda buona ragione è che si rafforza sempre più il legame dell'attore napoletano con l'associazione pescarese Adricesta che, da oltre un anno, molto sta facendo per abbattere l'isolamento dei bambini costretti a vivere per lunghi periodi ricoverati nelle camere sterili off limits anche ai genitori.

Adricesta, infatti, è promotrice del progetto “Un buco nel muro” e si propone tramite la rete Internet di varcare la soglia dell'isolamento per i piccoli pazienti.
«Nel lungo periodo», spiega la responsabile Carla Panzini, «c'è il pericolo di perdere le relazioni sociali con la scuola e con i compagni. Alla sofferenza per una malattia si aggiunge per i bimbi quella psicologica della lontananza dal mondo e dagli affetti. Noi cerchiamo di fornire l'ospedale di una dotazione di strumenti e sistemi di comunicazione tecnologicamente avanzati anche con l'utilizzo di telecamere e di Internet. In questo modo i piccoli pazienti potranno in qualche modo alleviare il senso di solitudine, parlando con amici e genitori e guardarli negli occhi. Cosa che è impossibile per chi é costretto a vivere in piccole camere sterili».
All'ospedale Santo spirito di Pescara sono già state realizzate alcune postazioni dove è possibile comunicare realizzate grazie all’impegno dei volontari di Adricesta.
I prossimi obiettivi sono gli ospedali di Napoli, Reggio Calabria e Brescia.
Sembra commuoversi Alessandro Preziosi durante la proiezione del video che spiega le finalità del progetto dell'associazione benefica. Poi lo conferma, imbarazzato, alla platea di ammiratrici e giornalisti, senza paura per questo di apparire meno affascinante.

«E’ difficile riuscire a restituire tutta la fiducia che viene riposta in me», dice con difficoltà emozionato, «e non nascondo il mio disagio nell'essere qui senza sapere bene cosa fare per poter essere d’aiuto. Un po' come la prima volta che venni a Pescara. Allora non conoscevo bene e nè la città nè la persona che aveva deciso di contattarmi. Ma in quella occasione Carla riuscì a coinvolgermi. Mi raccontò della storia di Stefania, una mia ammiratrice gravemente malata, che aveva come ultimo sogno quello di conoscermi e di riuscire ad incontrarmi. È stato in quel momento che ho capito che dovevo fare qualcosa anche se non sapevo bene cosa.
Stefania oggi non c’è più ma io non ho smesso di essere presente. Penso sia un dovere riuscire a sfruttare il mio ruolo pubblico anche in questo modo per alleviare sofferenze ad essere un piccolo aiuto nei confronti di chi soffre».

Poi Preziosi illustra i messaggi dello spettacolo che andrà in
scena e nota incredibili similitudini con il ruolo della associazione.
«Mai come in questo ultimo spettacolo», spiega, «è facile appaiare il messaggio contenuto nella sceneggiatura dell'opera con quello di Adricesta. Infatti “Datemi tre caravelle” non è altro che la vittoria di un sogno impossibile da raggiungere e quella di Cristoforo Colombo che, sfidando tutti con grande testardaggine, raggiunge il suo obiettivo: quello di scoprire il Nuovo Mondo. Ed è quello che cerchiamo di fare insieme a Carla: raggiungere un sogno: regalare un sorriso e una speranza a chi soffre».
Di sicuro non ha preparato il suo discorso e per lui parla il cuore.
Preziosi, ringrazia le istituzioni e tutte le persone che lo hanno voluto a Pescara e che «non hanno sfruttato in altro modo» la sua prestigiosa presenza che è sempre stata invece utilizzata per nobili fini.
«Sono orgoglioso del fatto che anche grazie me e tutti gli altri amici che sopportano l'associazione i nostri progetti stiano diventando realtà», ha aggiunto, «non è un caso che il nostro sito internet sia diventato uno tra i più visitati, il che significa che anche la gente ha iniziato a capire l'importanza di quello che facciamo».
Una grande occasione, dunque, per continuare a parlare di “Un buco nel muro” anche grazie alla grossa disponibilità dell'attore Preziosi che rinsalda così un legame che sembra essere forte e durevole.

E c’è da scommetterci che il messaggio arrivi dritto al cuore dei fan che ancora una volta potranno toccare con mano la disponibilità dell’attore seguendo direttamente le prove dello spettacolo.
Infatti la fondazione PescaraAbruzzo che gestisce il cinema Circus, abbandonerà per una settimana la consueta programmazione per permettere alla compagnia teatrale Khora di allestire lo spettacolo e provare le scene prima del debutto.
Così sarà possibile a tutti accedere in platea per seguire le prove dello spettacolo fino a giovedì prossimo. Chi vorrà potrà raggiungere il Circus dalle 18 alle 20. Dopo le prove dalle 20 in poi Preziosi sarà a disposizione per un breve incontro con gli ammiratori.